Seleziona le caratteristiche






















Bed and Breakfast Roma / Focus / Turismo e vacanze in Italia

Turismo e vacanze in Italia

La crisi colpisce anche il Turismo e le vacanze

All'indomani dell'esplosione della crisi economica europea, turismo e vacanze sembrano aver conosciuto una leggera flessione in negativo rispetto all'anno 2011.

Turismo e vacanze hanno risentito per prime della nuova consuetudine di "fare economia" da parte delle famiglie, che tendono a tagliare innanzitutto il budget solitamente stanziato per lo svago ed il divertimento, nel tentativo di risparmiare il denaro per le "primarie" necessità. Non c'è da biasimarli, certo, ma siamo sicuri che il turismo e le vacanze siano poi così superflui?

Dopo un anno intero di lavoro, non risulta comunque necessario prendersi un piccolo periodo di totale riposo, lontano dalla routine quotidiana, per ricaricarsi di nuova energia? Fatto sta che il turismo e le vacanze in Italia hanno registrato record negativi soprattutto a cavallo del vecchio e nuovo anno, quando feste come il Natale o il Capodanno forniscono un'ottima occasione di svago magari in qualcuna delle molte città d'arte italiane.

Campanello d'allarme insomma per l'industria del turismo e delle vacanze, che inizia a "traballare" proprio in quei periodi considerati da sempre clou, quelli appunto delle feste. Ecco allora che alberghi, pensioni, bed and breakfast, case vacanze, non hanno potuto registrare il solito "sold out" degli anni passati, trovandosi in alcuni casi con camere vuote proprio durante i giorni di festa.

Dato decisamente preoccupante per il turismo e le vacanze in Italia, tanto da far correre ai ripari gli addetti ai lavori: sconti, offerte, promozioni varie, "ricchi premi e cotillon", tutto insomma pur di invogliare i viaggiatori a prenotare soggiorni nel bel paese e fornire linfa vitale all'industria del turismo e delle vacanze in Italia. Ma a conti fatti, le vacanze in Italia, sono davvero così in pericolo? Beh, certamente no. La crisi per ora ha solo indotto i viaggiatori a prenotare soggiorni più ridotti, che si sono concretizzati nella richiesta esponenziale di week end nei periodi in cui venivano solitamente prenotati soggiorni di almeno quattro o cinque notti. Una flessione, certo, che però non può indurci a pensare ad un collasso improvviso del sistema delle vacanze in Italia.

Non dimentichiamo che il patrimonio storico culturale italiano, vista la sua inestimabile ricchezza, non finirà mai di attrarre turisti provenienti da tutte le parti del mondo. Inoltre le intuizioni e le iniziative degli addetti ai lavori, come tour operator, gestori di strutture ricettive, titolari di compagnie di trasporto, hanno certamente tamponato in qualche modo l'assenza di un flusso turistico pari a quello degli anni passati. Restiamo dunque ottimisti: ci auguriamo che la crisi economica europea abbia solo bisogno di un periodo di assestamento, in cui vengano definite le nuove modalità di risanamento, attraverso una equa ridistribuzione della ricchezza.

Il turismo e le vacanze in Italia avranno di certo la possibilità di ribaltare in qualche modo le sorti, magari anche mediante una studiata e ragionata rivisitazione generale del costo dei servizi offerti, laddove la cosa risulti possibile senza dover ledere il livello qualitativo solitamente garantito.

Lo sforzo deve essere collettivo per risultare valido: non dimentichiamo che l'industria delle vacanze in Italia è una delle industrie più importanti della nazione. Potrebbe risultare facilmente il valore aggiunto del nostro paese per riemergere da una crisi economica che si concretizza soprattutto nella scarsa circolazione di denaro.

Iniziative come quella della tassa di soggiorno, varata ormai da circa un anno dal Comune di Roma, seppur nata con scopi importanti, come quelli di creare un budget adatto alla manutenzione della città e all'aumento dei servizi offerti, non fanno che insospettire il turista medio, non tanto quello straniero, quanto quello proveniente da altre località delle penisola. La flessione dell'industria delle vacanze in Italia andrebbe davvero trattata con i guanti di velluto, con iniziative tese ad invogliare i turisti a recarsi numerosi nelle nostre belle città, o sulle nostre coste mediterranee, invidiateci davvero da tutto il mondo!