Seleziona le caratteristiche






















Bed and Breakfast Roma / Focus / I teatri di Roma

I teatri di Roma

Storia e sviluppo dei maggiori teatri a Roma

La città di Roma ha sempre mostrato un vivo interesse per le manifestazioni culturali, interesse testimoniato dalle migliaia di iniziative ed eventi che ogni anno vengono organizzati con grande entusiasmo all'interno del circuito cittadino. Gli abitanti della Capitale, sempre attenti alle iniziative di questo genere, premiano puntualmente lo sforzo delle varie associazioni ed enti organizzatori affollando i luoghi scelti per gli eventi.
Concerti, letture, mostre: l'offerta è davvero molto ampia, per venire incontro ai gusti e le preferenze di tutti i cittadini. Particolarmente felice è stato lo sviluppo nel corso dei secoli delle attività teatrali, per merito di autori, compagnie e addetti del settore che proprio a Roma hanno trovato il luogo adatto per lo svolgimento del loro lavoro.

Ripercorrendo le epoche storiche, si nota come le attività teatrali abbiano sempre mantenuto una posizione di estrema centralità nella vita culturale della Capitale. Nell'Antica Roma, l'arte scenica era strettamente legata al culto religioso. Le rappresentazioni venivano fatte durante le celebrazioni delle divinità. Gli spettacoli ludici, come la lotta tra gladiatori o le naumachie, erano severamente controllate, poiché causa, si pensava, di comportamenti deviati negli spettatori. Pochi i teatri stabili di cui ci è giunta memoria: uno nei pressi del Campo Marzio, in quelli del Tempio di Apollo e sul Colle Palatino. Costruiti in legno, erano gli unici luoghi autorizzati alle messe in scena.

Importante nelle epoche a seguire, la costruzione del Teatro di Pompeo, oggi scomparso, situato nell'odierna area di Campo de Fiori; quella del Teatro di Marcello, che cessò la sua attività intorno al IV secolo; e del Teatro Balbo, anch'esso ormai inesistente. Non hanno di certo bisogno di presentazione invece gli antichi Anfiteatri, su tutti l'Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come il Colosseo. La fioritura di edifici destinati alle rappresentazioni, tende a scomparire nel periodo Medioevale, per tornare poi in epoca Cinquecentesca con la costruzione di un Teatro su Piazza del Campidoglio (naturalmente oggi scomparso).

La maggior parte dei teatri nati in quest'epoca erano privati, spesso collocati all'interno delle sontuose abitazioni delle famiglie più importanti. Durante il Seicento, l'Italia conosce lo sviluppo di un tipo di teatro nazionale destinato a raccogliere il plauso e uno strepitoso seguito anche nel resto d'Europa: parliamo del teatro all'italiana e del Melodramma. Il crescente gusto barocco non poteva che trovare nel teatro l'apice della sua creatività. Le scenografie iniziano a divenire complicate allo scopo di lasciare a bocca aperta gli spettatori.

Le nuove necessità degli spettacoli barocchi, causano una serie di cambiamenti architettonici nella costruzione stessa degli edifici. Importanti in quest'epoca il Teatro Caprinica, il Teatro Altemps, successivamente Teatro Goldoni, lo scomparso Teatro Tordinona, ricordato ancora da una stele sulle rive del Fiume Tevere, il Teatro della Pace e i Teatri Bernini e Barberini. si noti come dai nomi delle strutture si possa facilmente risalire ai cognomi dei committenti. Nel Settecento inizia a farsi strada la concezione di Teatro Pubblico.

Grandi le rivoluzioni nella sfera dello spazio scenico: innanzitutto l'apertura della carriera attoriale anche alle donne, poi il declino della tragedia in favore dei più intimisti drammi borghesi. I teatri iniziano a divenire un luogo di incontro per eccellenza, dove discutere e confrontarsi, unico luogo dove classi sociali agiate e classi sociali povere potevano venire al contatto diretto. Strepitosi i teatri di quest'epoca, come il Teatro Valle, situato nelle immediate vicinanze di Piazza Navona, Corso Vittorio Emanuele II e la Chiesa di Sant'Andrea della Valle e il Teatro Argentina, costruito su Largo di Torre Argentina, la nota Area Sacra inserita nel pieno centro storico di Roma.

I teatri settecenteschi sembravano soddisfare le necessità di un pubblico via via sempre più numeroso, e si dovrà attendere il periodo della nomina di Roma come Capitale dell'Italia per assistere alla costruzione di nuovi edifici teatrali. Il primo edificato fu il Teatro Quirino, nelle vicinanze della Fontana di Trevi. Su Piazza Cavour venne invece costruito il Teatro Adriano, oggi trasformato in sala cinematografica. Altri importanti strutture sono il Teatro Belli e il Teatro Sala Umberto. Nel Novecento si assiste ad un vero e proprio boom dei teatri a roma, con la creazione di nuovi stabili e teatri off, cioè fuori dai circuiti tradizionali spesso non per scelta artistica ma per necessità economica. Risalgono a questo secolo il Teatro Eliseo, situato lungo Via Nazionale, primo teatro romano costruito in cemento armato; il Teatro Jovinelli, su Via Guglielmo Pepe, nelle vicinanze della Stazione Termini; il Teatro Brancaccio, su Via Merulana; il Teatro Sistina, ubicato sull'omonima Via, a pochi metri da Piazza di Spagna e tanti altri ancora.

Recentemente la città non ha cessato il suo interesse verso la costruzione di nuove strutture, molte delle quali inserite in progetti di rivalutazione delle aree periferiche, come il Teatro di Tor Bella Monaca o di ottimizzazione degli spazi liberi nel centro storico, come l'Auditorium Parco della Musica.