Accusato del grande incendio che distrusse Roma
L'imperatore più discussoSi apre a Roma la mostra dedicata ad uno degli Imperatori più noti della sua storia: parliamo di Nerone, controverso regnante, in bilico tra la figura di despota egoista e folle, e grande protettore del popolo, da cui in vita era venerato ed apprezzato.
Quinto ed ultimo Imperatore della stirpe Giulio - Claudia, Nerone fu uno dei più grandi Imperatori "urbanisti" della Capitale, in grado con il suo operato di cambiare il volto della città, donandole nuovo splendore soprattutto dopo i fatti del tragico incendio del '64 d.C., in passato imputato proprio al volere dell'Imperatore, il quale fu poi redento da tale accusa da recenti studi storici.
La Sovraintendenza di Roma, dopo il successo dell'anno precedente della mostra dedicata all'Imperatore Vespasiano, replica quest'anno con Nerone, aprendo al pubblico i luoghi che hanno visto crescere e sviluppasi la figura dell'Augusto Imperatore.
La grande novità della mostra infatti proprio il suo carattere itinerante, che mette lo spettatore a contatto con i luoghi reali della vita di Nerone. Si sviluppa infatti tra l'area del Palatino, del Foro Romano e della Valle del Colosseo, nel cuore cioè della Capitale.
Circa duecento pezzi tra sculture, affreschi, alto e basso rilievi, dipinti, che raccontano la vita sfarzosa e dissoluta del grande Imperatore, ma anche testimoniano il suo amore verso il popolo e le sue attenzioni verso i suoi bisogni, attenzioni che spesso lo anteponevano alle famiglie aristocratiche della Capitale, che non di buon occhio vedevano la sua magnanimità.
Si parte dall'infanzia di Nerone spesa nella Domus Tiberina (nelle vicinanze dell'Isola Tiberina e degli Orti Farnesiani) accanto alla figura del patrigno Claudio, abitazione messa a disposizione dei visitatori per la prima volta nella storia, mediante un ballatoio che affaccia direttamente sugli antichi scavi.
Altra grande novità a disposizione del pubblico in autunno, è la Domus Transitoria, prima dimora fatta costruire da Nerone per sé. Nei suoi sotterranei è presente una strepitosa fontana, la cui bellezza è da imputare alle decorazioni con marmi policromi, in grado di stupire anche il più esperto conoscitore delle meraviglie dell'antica Roma. Prima dell'apertura vera e propria, sarà possibile osservare una riproduzione virtuale dell'edificio, all'interno del Museo Palatino, vicino alle decorazioni parietali, esempio perfetto dello stile di pittura neroniano, che al classicismo dei precedenti affreschi preferiva lo sfarzo di colori vivaci, pastosi e degli arditi giochi di luce.
Infine la Domus Aurea, la dimora dell'Imperatore, la celebre "casa dorata", con i suoi stucchi impreziositi fa pietre brillanti e lamine di avorio, eretta dopo il grande incendio e situata nelle immediate vicinanze del Colosseo, comprendente nei suoi 250 ettari il Colle Palatino, le pendici dell'Esquilino e parte del Celio.
Interessante infine la sezione della Mostra dedicata al rapporto tra l'Imperatore Nerone e il Cinema, che come la Letteratura e il Teatro, da sempre si è interessato alla sua vita e alle suggestioni storiche che hanno avvolto di leggenda le gesta dell'Imperatore "Crudele e Folle". Interessanti i documenti forniti all'interno del Tempio di Romolo, dove poter ricordare gli attori che hanno recitato la parte nella storia cinematografica, come Ustinov e Brandauer, il grande Alberto Sordi e il poliedrico Ettore Petrolini, che proprio a Nerone dedicò la sua opera su pellicola più celebre. Anche i fratelli Lumiere, padri del cinema, hanno reso omaggio a Nerone il Grande, con una pellicola a cui molti sfugge l'esistenza, e che grazie alla Mostra "Nerone" può essere di nuovo apprezzata in tutto il suo valore storico.
