Turismo: Italia assente dalle candidature per rinnovo vertici UNWTO
Nei giorni più caldi dell'anno arriva una brutta doccia fredda per l'italia: l'esclusione dalle candidature per il rinnovo dei vertici dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO).
La notizia, che sorprende i più, denuncia in modo inequivocabile che anche uno dei settori trainanti dell'economia italiana è in forte difficoltà.
A dare l'allarme è Caterina Cittadino, presidente dell'associazione Ethic for Tourism -membro di un organo sussidiario del UNWTO: il Comitato per l'Etica del Turismo, sottolineando che la mancata candidatura dell'Italia ai vertici dell'organizzazione può costituire un grave danno per il paese.
L'Organizzazione Mondiale del Commercio esiste fin dal 1975 e l'Italia è uno dei suoi 161 membri dal 1978, inoltre 24 associazioni e organizzazioni italiane che operano nel settore del Turismo sono membri affiliati del UNWTO.
Negli ultimi anni si sono fatti grandi sforzi per portare il nostro paese ai massimi vertici dell'UNWTO, sforzi coronati ad esempio, dall'incarico di presidente del Consiglio esecutivo dell'organizzazione, ricoperto dall'Italia nel 2011. Eppure, tutti questi sforzi sembrano vanificati dall'assenza della candidatura italiana.
Secondo Cittadino però, è necessario muoversi affinchè l'Italia riacquisti un ruolo da protagonista all'interno di questa e altre organizzazioni, per rilanciare un settore, quello del Turismo appunto, che potrebbe contribuire in modo fondamentale a risollevare il paese dalla crisi economica.
A questo punto però, sorge spontaneo chiedersi perché un paese come l'Italia, meta turistica da sempre tra le più ambite, che vanta quindi un'esperienza notevole nel settore, sia stata messa ai margini dei vertici di un'organizzazione di cui potrebbe essere il fiore all'occhiello.
Allora, dati alla mano ricavati dal report annuale del UNWTO, è bene verificare come sta il settore turistico italiano.
Innanzitutto, è necessario premettere che il trend negativo registrato nel settore tutristico italiano non è una conseguenza di un trend negativo a livello mondiale; nonostante la crisi, il turismo nel resto del mondo non è in declino, anzi nei primi 4 mesi del 2013 i turisti internazionali sono il 4,3% in più rispetto allo stesso periodo lo scorso anno.
L'UNWTO World Tourist Barometer inoltre, fotografa, regione per regione, l'andamento dei flussi turistici sul globo, ciò che ne ricava è la registrazione della buona situazione europea che vede una crescita del 5% del turismo internazionale.
Questo aumento considera i miglioramenti di paesi come Germania, Regno Unito, Svezia e Polonia che vedono un aumento degli arrivi internazionali pari a, rispettivamente, il + 6, +8, +19, +16% rispetto agli anni passati.
Ovviamente, l'aumento delle entrate corrisponde a un aumento delle spese affrontate da questi paesi per apportare delle migliorie a un settore in forte espansione come quello turistico.
Ed ecco che, proprio guardando ai dati delle spese dello scorso anno, viene fuori un risultato negativo per l'Italia che nel 2012 ha visto un calo del 2% delle spese impiegate per il Turismo.
Se ai dati negativi dell'anno appena passato, si aggiunge la sconfortante notizia del blocco di 150 milioni di euro che avrebbero dovuto essere stanziati per progetti legati al Turismo, l'esclusione della candidatura italiana ai vertici UNWTO non è poi così sorprendente.