Misteriose lucine che si accendono sui marciapiedi, accompagnate da dolci melodie natalizie, intensi profumi di ciambelle calde e addobbi sgargianti che spuntano da ogni angolo e poi ancora dolci, presepi, zucchero filato e cioccolate offerte dagli ambulanti. E' questo lo scenario che si presenta agli occhi dei visitatori, il 6 gennaio di ogni anno a Piazza Navona. A Roma, dove tutte le tradizioni sono onorate con rispetto e devozione, la festa dell'Epifania, in particolare, è solo quella di Piazza Navona. Da circa 1 secolo a questa parte, i Romani, tutti gli anni, amano darsi appuntamento in questa straordinaria piazza per festeggiare una folcloristica Befana.
Negli anni nulla è cambiato. Fin da quando, in epoca medioevale, un intero quartiere, con le sue casupole costruite sulle gradinate in rovina del vecchio stadio di Domiziano, era sede di un mercato rionale detto delle derrate e proveniente dal Campidoglio. Allora i venditori ambulanti usavano disporsi in circolo seguendo l'andamento della forma ovale della piazza ed esporre i prodotti delle campagne romane. Ancora oggi, all'interno di una cornice fatta di splendidi palazzi rinascimentali e chiese barocche che hanno preso il posto delle casupole, si celebra un rito che ha qualcosa di magico ed estremamente affascinante. Come entrare in un enorme palcoscenico in cui, da un momento all'altro, si può diventare protagonisti di una favola, nonché di una trovata del saltimbanco del momento che sceglie gli attori dei suoi giochi, a sorpresa, tra il pubblico.
Non solo bancarelle con giocattoli, dolci, petardi e bastoncini zuccherati, non solo carretti antichi che portano stelle filanti, calze piene di caramelle e scopine scaccia guai, ma un'atmosfera d'altri tempi che coinvolge ed attira a sé bambini e adulti. Non solo artisti che fanno di tutto per incantare i passanti con i loro giochi, i loro trucchi, i ritratti estemporanei e i loro oggetti di artigianato, ma un appuntamento con la storia che richiama milioni di turisti da tutta Italia.
Dall'anno 86 , infatti, il luogo su cui sorge la Piazza è stato teatro di incontri, giochi e divertimenti, oltre che sede del mercato rionale nella seconda metà del XV secolo. Nel dopoguerra, la piazza ha iniziato a riempirsi anche di pittori e artisti di strada ed a divenire il luogo delle feste e delle processioni romane per antonomasia. Solo un secolo fa si è deciso di limitare queste storiche bancarelle al solo periodo natalizio, spostando il mercato vero e proprio, quello delle derrate, in un'altra zona. Il mercato di Piazza Navona così, assumendo un altro e più denso significato, ha iniziato a specializzarsi nell'offerta di soli beni natalizi. La "Befana di piazza Navona" , in questo contesto, è diventata, in breve, una festa unica, apprezzata in tutta Europa e considerata dai Romani come un'esigenza folcloristica imprescindibile .
Così da quasi cent'anni un meraviglioso scenario tiene compagnia ai Romani durante tutte le feste ed il momento culminante di tutti i festeggiamenti si ha proprio il giorno che vede la loro fine, il 6 gennaio, giorno dell'Epifania e dell'avvento della Befana, quando decine e decine di vecchiette, vere o finte, popoleranno le strade per far rimaner a bocca aperta grandi e piccini con le loro mele della strega, ricoperte di zucchero o cioccolato. Ma solo una sarà la befana ufficiale che arriverà la notte del 5 gennaio, a cavallo della sua scopa scendendo dai tetti di Roma per distribuire dolcetti ai bimbi buoni e carbone a quelli cattivi. Solo che il carbone di questa befana non è duro e sporco, ma buono e zuccherato affinchè tutti i bambini, siano contenti, quelli buoni e quelli cattivi.
Una meravigliosa chicca che accompagna questa festa e ne rappresenta un po' il simbolo storico è sicuramente la straordinaria giostra del carosello con i cavalli che girano in cerchio. Uguale da 100 anni, ha sempre il potere di meravigliare come le cose irreali e fantastiche viste con gli occhi dei bambini.