Alloggiando in una casa vacanze nei pressi di via Veneto potrete assaggiare un po' dell'essenza contraddittoria ed al contempo così armonica dell'anima di Roma. Via Veneto è l'esempio perfetto, infatti, della dicotomia che attraversa la vita e la storia della città eterna.
Conosciuta dai più come la strada dove è stato girato il film "La Dolce Vita" di Federico Fellini e simbolo indiscusso della vita mondana, del pertimento sfarzoso, dei negozi di lusso e dei ristoranti prestigiosi, via Veneto è stata anche il teatro di storie curiose come quelle che riguardano la chiesa di Santa Maria della Concezione, che i romani chiamano "Chiesa dei Cappuccini" per via del cimitero sotterraneo decorato interamente con le ossa dei frati Cappuccini che vi sono sepolti.
Oltre al macabro cimitero la chiesa è (come la maggior parte delle chiese di Roma) piena di capolavori dal valore inestimabile create dai più grandi maestri della storia dell'arte, tra cui Guido Reni, pittore vissuto a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo, che nel 1635 dipinse un "San Michele arcangelo" nell'atto di schiacciare la testa a Satana in cui celebrava il contrasto ideale ed estetico tra la bellezza ultraterrena di Michele e la bruttezza tipicamente umana del demonio.
Nel dipingere il santo, Reni disse di aver desiderato avere "pennello angelico o forme di Paradiso per formare l'Arcangelo o vederlo in Cielo; ma io non ho potuto salir tant'alto ed invano l'ho cercato in terra. Sicché ho riguardato in quella forma che nell'idea mi sono stabilita".
"In terra" invece, tra gli esseri umani, ha cercato il modello che rappresenta nel quadro la cattiveria schiacciata dal bene. La bizzarria però sta nel fatto che il volto del male è quello di papa Innocenzo X, che Guido Reni ha voluto rappresentare in questo modo per vendicarsi di una diffamazione subita.
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